ISO 6603 – ASTM D3763: Impatto rapido a bassa temperatura
ISO 6603 – ASTM D3763: Impatto rapido a bassa temperatura
La plastica viene utilizzata in molti prodotti e applicazioni, quindi è importante capire in che modo il comportamento di un materiale è influenzato dalle varie condizioni a cui è sottoposto durante l'uso. Comprendere come queste condizioni modificano le proprietà di impatto del materiale richiede di testarlo a diverse combinazioni di temperatura ed energia. Comunemente, le plastiche vengono testate a basse temperature condizionando il campione immediatamente prima dell'impatto. Una soluzione standard per il condizionamento è una camera termostatica che utilizza azoto liquido per raffreddare il campione alla temperatura richiesta.
Oggi l’utilizzo dell’azoto liquido all’interno dei laboratori sta diventando un problema di sicurezza a causa della bassa temperatura, soprattutto nella sua fase di ritorno gassoso. Nei laboratori è prassi comune per gli operatori gestire i serbatoi di azoto liquido. Sfortunatamente, sono stati segnalati incidenti durante il riempimento dell'azoto liquido, nonché rotture delle fiasche. Per questo motivo molti laboratori stanno ora valutando una soluzione alternativa più sicura e meno costosa all’azoto liquido, ad esempio un piccolo frigorifero.
Il campione è stato condizionato nel piccolo frigorifero a -20°C e testato secondo ISO 6603 e ASTM D3763. La velocità dell'impatto è stata fissata a 4,4 m/s e l'intervallo di tempo per l'acquisizione dei dati è stato fissato a 10 millisecondi. Il provino viene inserito nell'apposito supporto dall'operatore e il test viene completato in meno di 10 secondi.
Attraverso l'analisi del software, siamo stati in grado di comprendere il comportamento all'urto del materiale (fragile o duttile) e valutare l'energia assorbita, la forza di picco e la deformazione totale. In questo caso particolare il campione presentava una rottura fragile. Ancora più importante, il tempo totale della procedura di test è stato ridotto, il cliente ha riscontrato una diminuzione dei costi e l’azoto liquido non è stato coinvolto, garantendo la sicurezza dell’operatore.
La plastica viene utilizzata in molti prodotti e applicazioni, quindi è importante capire in che modo il comportamento di un materiale è influenzato dalle varie condizioni a cui è sottoposto durante l'uso. Comprendere come queste condizioni modificano le proprietà di impatto del materiale richiede di testarlo a diverse combinazioni di temperatura ed energia. Comunemente, le plastiche vengono testate a basse temperature condizionando il campione immediatamente prima dell'impatto. Una soluzione standard per il condizionamento è una camera termostatica che utilizza azoto liquido per raffreddare il campione alla temperatura richiesta.
Oggi l’utilizzo dell’azoto liquido all’interno dei laboratori sta diventando un problema di sicurezza a causa della bassa temperatura, soprattutto nella sua fase di ritorno gassoso. Nei laboratori è prassi comune per gli operatori gestire i serbatoi di azoto liquido. Sfortunatamente, sono stati segnalati incidenti durante il riempimento dell'azoto liquido, nonché rotture delle fiasche. Per questo motivo molti laboratori stanno ora valutando una soluzione alternativa più sicura e meno costosa all’azoto liquido, ad esempio un piccolo frigorifero.
Il campione è stato condizionato nel piccolo frigorifero a -20°C e testato secondo ISO 6603 e ASTM D3763. La velocità dell'impatto è stata fissata a 4,4 m/s e l'intervallo di tempo per l'acquisizione dei dati è stato fissato a 10 millisecondi. Il provino viene inserito nell'apposito supporto dall'operatore e il test viene completato in meno di 10 secondi.
Attraverso l'analisi del software, siamo stati in grado di comprendere il comportamento all'urto del materiale (fragile o duttile) e valutare l'energia assorbita, la forza di picco e la deformazione totale. In questo caso particolare il campione presentava una rottura fragile. Ancora più importante, il tempo totale della procedura di test è stato ridotto, il cliente ha riscontrato una diminuzione dei costi e l’azoto liquido non è stato coinvolto, garantendo la sicurezza dell’operatore.
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